ANTROPOLOGIA - SIGNIFICATO E FUNZIONI DELLA MAGIA E DEL MITO

 SIGNIFICATO E FUNZIONI DELLA MAGIA E DEL MITO


LA MAGIA E IL SUO “FUNZIONAMENTO”

IL PENSIERO MAGICO NELLA CULTURA EUROPEA

- Al giorno d’oggi (quindi a seguito dei progressi della scienza moderna) la MAGIA è vista come la CREDENZA INGENUA nella possibilità di MANIPOLARE il CORSO degli EVENTI.

- ASTROLOGIA = convinzione che gli astri influiscono sulla vita degli esseri umani.

- ALCHIMIA = combinazione di diverse materie per ottenere metalli miracolosi.


L’INIZIO DEGLI STUDI SULLA MAGIA

- Nel 1800 cominciò lo STUDIO della magia come MODO DI PENSARE

- ATTO MAGICO → azione compiuta da un soggetto allo scopo di esercitare un’influenza su qualcuno o qualcosa. 

- MAGIA NERA → maligna. 

- MAGIA BIANCA → benefica, curativa.


ALCUNI PROCEDIMENTI DEL PENSIERO MAGICO

- James Frazer sosteneva che il pensiero magico avesse preceduto il pensiero religioso.

- Individuò due modalità del pensiero magico:

IMITAZIONE = credenza che imitando qualcosa (tipo il rumore della pioggia) si possa ottenere quest’ultima.

CONTAGIO = l’idea che se due cose sono entrate in contatto l’una con l’altra esse conservano il potere di agire l’una sull’altra anche se allontanate.


LE INTERPRETAZIONI DEI PRIMI ANTROPOLOGI 

- I primi antropologi interpretano la magia come:

1. un’aberrazione intellettuale tipica della mente primitiva.

2. Un residuo di epoche trascorse.

3. Una scienza imperfetta.

- I primi antropologi credevano inoltre in un LEGAME stretto tra MAGIA e RELIGIONE


LA TEORIA DI MALINOWSKI 

- Malinowski negli anni Venti-Trenta elaborò una teoria sulla magia, che vede quest’ultima nettamente separata da RELIGIONE e SCIENZA

SCIENZA = si trova nella sua forma elementare presso tutti i popoli. 

RELIGIONE = fornisce certezze di fronte ai grandi problemi della vita.

MAGIA = finalità rassicuranti → mezzo usato dagli esseri umani per far fronte a situazioni generatrici d’ANSIA. 


LA MAGIA COME RITO PROPIZIATORIO 

- La magia è inoltre utilizzata come mezzo per influenzare il buon esito di un’impresa. 

- MAGIA (X Malinowski) → gesto primordiale che afferma il desiderio di controllare i fini desiderati.

- Non ci si deve chiedere se la magia funzioni oppure no, ma è una ricerca di rassicurazione di fronte all’incertezza e all’imprevedibilità degli eventi.


LA TESI DI DE MARTINO

- Per lui la magia è un residuo arcaico ancorato nel bisogno dell’essere umano di affermare la propria presenza di fronte all’idea della morte.


IL MALOCCHIO 

LE CONCEZIONI DEL MALOCCHIO IN EUROPA E MEDIO ORIENTE 

- MALOCCHIO = idea che uno sguardo insistente o determinate parole possano influire negativamente su cose o persone.

- Idea particolarmente diffusa in Europa e Medio Oriente.

- Il malocchio sorge SPONTANEAMENTE → dall’invidia.



LE MANIFESTAZIONI DEL MALOCCHIO

- Il malocchio si può manifestare in diversi modi → qualcosa di inconveniente, un malessere, un esame andato male.

- COLORO CHE TOLGONO IL MALOCCHIO = individui che pronunciano formule, compiono gesti o versano liquidi. 


GLI ATTI “PORTASFORTUNA”
- Credenza che certi atti involontari portino sfortuna (rompere uno specchio).

- Esistono delle azioni che possono riparare questi avvenimenti (sale dietro le spalle).

- Si tratta dunque di un complesso di credenze che sottolinea la precarietà dell’equilibrio su cui si regge la nostra vita. 


IL MITO 

GLI STUDI DI GRIAULE SULLA COSMOLOGIA DOGON 

- Nel 1935 un'équipe di ricercatori francesi cominciò a studiare i Dogon → popolo di agricoltori dello Stato del Mali. 

- Marcel Griaule → antropologo a capo della spedizione, fu in grado di ricostruire la COSMOLOGIA DOGON = complessa e affascinante visione dell’ordine del mondo dalla sua origine. 

- Anche la cosmologia dei Dogon era basata sui miti della creazione. 


GLI STUDI RELIGIOSI E ANTROPOLOGICI SUL MITO

- I MITI → fanno riferimento a eventi primordiali che avrebbero dato origine al mondo.

- Si può trattare di cosmologie o TEOGONIE = racconti mitici che narrano la generazione degli Dèi.


I CARATTERI UNIVERSALI DEL MITO

- Il mito ignora lo SPAZIO e il TEMPO.

- Sono racconti fantastici, in cui vengono compiute azioni impossibili nella realtà (parlare con animali).


L’ANTROPOMORFISMO DEL MITO 

- Il mito tende a produrre una ANTROPOMORFIZZAZIONE della NATURA → attribuisce caratteristiche fondamentalmente umane a piante e cose, o viceversa.

- Questa connessione tra umani e animali viene descritta nei miti come un’originale unità ed equilibrio cosmico.


IL MITO DEL TRICKSTER: L’IMBROGLIONE

- Trickster è un personaggio che incorpora caratteri opposti e contraddittori → è un animale dai tratti umani che ruppe l’equilibrio originario.


LE FUNZIONI DEL MITO

Alcune funzioni del mito:

- Spiegare l’origine del mondo.

- Insegnare ai bambini il senso del bene e del male.

- Giustificare le differenze di genere.

- È un racconto pedagogico, una teoria sociologica ecc…


IL MITO COME PENSIERO CHE PENSA SE STESSO

L’INTERPRETAZIONE DI LÉVI-STRAUSS: STRUTTURA E MITEMI

- Nella metà del 1900 Lévi-Strauss diede una diversa interpretazione del mito.

- Lui trattò il mito come attività speculativa, senza tenere conto cioè dei legami che esso può avere con la popolazione.

- Secondo Lévi-Strauss il mito va analizzato in strutture.


IL MITO COME MEDIATORE SIMBOLICO INDIRETTO

- Secondo Lévi-Strauss il mito ha la funzione di conciliare gli aspetti contraddittori dell’esistenza umana e del mondo naturale che non possono essere mediati da alcuna forma di pensiero razionale. 






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